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Proiezioni di costi, ricavi e scadenziari organizzati in un unico strumento

Pur rappresentando lo strumento principe degli adeguati assetti organizzativi, la tesoreria è spesso trascurata in azienda. Molti direttori amministrativi, spesso, predispongono prospetti periodici, talvolta ricavati dall’home bankingdal quale emergono gli affidamenti e gli utilizzi per banca, e anche una previsione “manuale” delle entrate e delle uscite di cassa relative al mese successivo. Queste informazioni, per quanto valide e rilevanti, non sono sufficienti e possono persino risultare fuorvianti. 

Ritenere, infatti, di godere di linee di credito disponibili, in quanto l’impresa ha spazio sui castelletti di portafoglio autoliquidante, può rivelarsi un grave errore se non si dispone di fatture anticipabili a sufficienza. Lo stesso può dirsi per i cosiddetti fidi di cassa che, se non correntemente e frequentemente utilizzati in modo appropriato, possono risultare
inutilizzabili in condizioni di tensione finanziaria. Per istituire una tesoreria aziendale funzionante, la maggior parte delle informazioni si trova già in azienda: scadenzari di clienti e fornitori, ordini attivi e passivi, proiezioni di costi fissi mensili su base storica, retribuzioni, tasse e contributi pagati ogni mese, rate di mutui in scadenza, ordini di clienti e a fornitori ecc. sono tutti dati rilevabili da documenti aziendali. Organizzare questi flussi informativi mediante uno strumento unitario può richiedere solo l’utilizzo di un foglio elettronico, ovvero sistemi maggiormente complessi, o persino applicativi dedicati, muniti di adeguate interfacce con i sistemi gestionali interni. 

In tutti i casi, una parte delle informazioni deriverà da dati contabili, dotati di una certa affidabilità (regolarità dei pagamenti o delle consegne e dei ritiri), mentre un’altra parte emergerà dal budget delle vendite o della produzione, e dunque da un sistema di previsioni interne: la qualità e l’affidabilità della previsione di tesoreria saranno tanto più elevate quanto più basate su dati contabili e oggetto di verifica. 

La costruzione di una tesoreria aziendale affidabile è un processo interattivo, in quanto ogni mese si riesce ad essere più precisi e si impara dall’esperienza pregressa, sperimentando un graduale miglioramento della capacità di previsione dei flussi di cassa.

L’orizzonte temporale di riferimento della previsione finanziaria non è peraltro un dato negoziabile, in quanto l’articolo 13 del Codice della crisi d’impresa, così come modificate dagli ultimi interventi normativi, stabilisce che costituisce indicatore di crisi la “non sostenibilità dei debiti per i dodici mesi successivi e dell’assenza di prospettive di continuità aziendale”.

Quella sopra indicata (12 mesi) è quindi la durata per la quale i flussi di cassa devono essere visibili da parte degli amministratori. Con una tesoreria che consenta tra una rilevazione e l’altra di disporre di informazioni previsionali sulla sostenibilità dei debiti (ovvero sulla capacità di avere entrate finanziarie in grado di coprire le uscite) si può quindi ritenere che si riesca a presidiare in modo serio il rischio di crisi aziendale.

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Andrea Bergonzoni

https://mwassociati.it/team/andrea-bergonzoni/
Dottore in economia aziendale ed esperto in controllo di gestione

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